Leggeri e silenti…
Camminare a piedi nudi, come pratica per il benessere fisico e mentale, è accessibile a tutti, poiché consente di riconnettersi con le energie della terra e di apprendere l’arte di diventare interiormente leggeri e silenti.
Nella storia della filosofia, molti pensatori sono stati associati al camminare: Aristotele insegnava mentre passeggiava nei portici del Liceo, e i suoi discepoli erano conosciuti come peripatetici, dal greco peripatein, che significa “passeggiare”. I sofisti viaggiavano a piedi da una città all’altra per insegnare retorica. Socrate amava dialogare durante le sue passeggiate, mentre gli stoici discutevano di filosofia camminando sotto la Stoa ad Atene. Questa tradizione è continuata con pensatori come Rousseau, Nietzsche e Proust, rendendo il camminare un atto quasi rivoluzionario ed eversivo…
Il camminare, specialmente a piedi nudi su terreno naturale, è anzitutto un’azione che favorisce il rallentamento del flusso caotico e incessante dei pensieri e delle voci mentali, che comunemente definiamo “pensare”, ma che in realtà sono solo reazioni meccaniche agli stimoli esterni.
Passo dopo passo, immergendoci nella consapevolezza del momento presente, il nostro essere si fonde con l’atto stesso di camminare, integrandosi completamente con il terreno e l’ambiente circostante…